GOLAN LEVIN/SCOTT GIBBONS/GREGORY SHAKAR
Dialtones (Staalplaat/Demos)

Era prevedibile che prima o poi si sarebbe arrivati a questo. Non è altro che un ulteriore segno dei tempi e non è altro che la logica evoluzione della strumentazione utilizzata per produrre suoni. E se il passo precedente era stato quello di affidarsi al laptop è ovvio che adesso dobbiamo accettare (magari criticare, ma non rifiutare), l’eventualità che qualcuno abbia deciso di generare strutture sonore affidandosi a 200 telefoni cellulari appartenenti agli spettatori accorsi il 2 settembre 2001 ad assistere a questa singolare performance. Performance messa in piedi e orchestrata da Golan Levin, Scott Gibbons (aka Lilith) e Gregory Shakar, i quali manipolavano (per mezzo di software opportunamente sviluppati) le suonerie dei telefoni, facendoli suonare secondo le proprie esigenze, e cercando di produrre tracce con un senso compiuto. E il tutto si materializza miracolosamente di fronte alle nostre orecchie con una “musicalità” sorprendente, legittimando gli applausi che accompagnano la conclusione del terzo pezzo. Molto meglio di numerose uscite di musica concreta, di micro wave sound o di cut’n’paste music che ci siamo dovuti sorbire negli ultimi tre anni.